Prende fiato il comitato "No dal Molin". Gli americani sono costretti a rivedere il progetto iniziale di costruire a Quinto Vicentino le 215 villette destinate ad accogliere le famiglie dei soldati della base. Colpa di una legge regionale che, in caso di realizzazione del piano originario, avrebbe obbligato il comune di Quinto, oltre 5mila abitanti a nord di Vicenza, a bloccare ogni nuova costruzione per i prossimi dieci anni. Dunque, l'esercito americano è obbligato alla marcia indietro. La nuova soluzione dovrebbe prevedere insediamenti intorno a Vicenza sul modello della base Usa di Aviano.
Sono passati ormai quasi due anni dall'esplodere delle tensioni intorno al progetto di ampliamento della base militare Usa di Vicenza. Ci saranno altre puntate e ieri ne è andata in scena una che, grazie alla location scelta, è riuscita ad attirare i flash e le telecamere di tutto il mondo. I "No dal Molin" hanno infatti espresso la loro protesta alla Mostra del Cinema in corso a Venezia. Sono arrivati al Lido in un gruppo di circa cento persone, insieme ai veneziani del comitato "No Mose". Hanno chiesto di fare la passerella di tappeto rosso per consegnare il Premio "Attila d'Oro" a Paolo Costa, commissario governativo al progetto della nuova base militare. Motivazione: «L'ottimo film che si chiama Vicenza 2020». Al megafono: «Oggi le comparse si sono ribellate e sono venute alla Mostra per consegnargli il premio». E poi slogan e cartelli. Tra gli altri, il manifesto con Costa in veste di "Attila flagello di Dio", noto film con Diego Abatantuono.
Forze dell'ordine antisommossa all'ingresso, qualche spintonamento, non c'è stato verso di portare il manifesto all'interno della mostra. E' stato affisso accanto alla passerella. Tra le altre scritte, un grande striscione rosso con una delle frasi entrate ormai nel gergo della protesta vicentina: «No magnemo gati, ma gnanca bombe", riferimento al detto che vuole i vicentini mangiatori di gatti. E poi un grande missile di cartone. «Noi portiamo a Costa le bombe di carta - spiega una signora dei "No dal Molin" - lui ce le porta vere...». E continua: «Quel che Costa sta vendendo agli Usa è l'acqua: la nuova base, oltre che nel centro di Vicenza, sorgerebbe anche sulla più grande falda acquifera del nord Europa. E' già cominciata la terza guerra mondiale delle risorse».
Commenti