Il gruppo consiliare di riferimento di SEL a Colorno, Movimento per la Sinistra, ha depositato una risoluzione per promuovere una proposta di legge di iniziativa regionale che preveda forti incentivi per chi si impegna nella riduzione dei rifiuti.
La proposta è stata già votata da numerosi comuni e come gruppo abbiamo ritenuto di portarla all'attenzione del Consiglio Comunale di Colorno affinche anche il nostro Comune (da sempre impegnato su queste tematiche, possa dare il proprio contributo).
Su questa iniziativa (sostenuta anche da Legambiente e WWF) è stato recentemente anche aperto un sito.
Il testo originale ha subito svariate vicissitudini, poichè nella sua stesura, la Regione ha rilevato una incompatibilità tecnica rispetto ai criteri indicati nello Statuto: una legge di iniziativa popolare non può esprimersi in materia tributaria. Pertanto sono poi stati prodotti due testi.
Alla versione completa è stato infatti affiancato un testo, privato della declinazione specifica sugli aspetti tributari, sul quale deliberare effettivamente l'attivazione della procedura di iniativa popolare. Sul testo originale è sempre possibile votare un ordine del giorno. Molti comuni hanno scelto di esprimersi su due testi. Per non fare troppa confusione, a Colorno abbiamo proposto solo il testo ridotto con l'attivazioen dello Statuto Comunale.
Invitiamo i congilieri comunali dei comuni della provincia di Parma a fare la stessa presso i propri comuni, nella speranza che, come accaduto a Forlì, si possa arrivare addirittura al voto unanime di maggioranza e opposizione insieme.
Ma di cosa stiamo parlando, in pratica? Una delle emergenze ambientali a cui sono sottoposti i Paesi industrializzati è quella legata alla produzione di rifiuti e al loro smaltimento.
Le più recenti direttive europee al riguardo indicano che le discariche vanno via via chiuse, e gli inceneritori devono essere utilizzati in maniera sempre più residuale. Ma, soprattutto, indicano che i primi obiettivi a cui i Paesi membri devono tendere sono la riduzione dei rifiuti, il loro riuso e il loro riciclo, così da diminuire la produzione di beni inutili e reimmettere sul mercato tutto ciò che è ancora utilizzabile, sia come materia prima che come prodotto finito.
Per raggiungere questi obiettivi e migliorare la gestione dei rifiuti anche in Emilia Romagna, abbiamo dato vita ad una iniziativa popolare, come previsto dallo Statuto regionale, presentando all’Assemblea Legislativa regionale una Proposta di Legge, i cui obiettivi sono:
- massimizzare la riduzione dei rifiuti urbani, il riuso dei beni a fine vita, il loro riciclo
- minimizzare, tendendo a zero, lo smaltimento in discarica e l’incenerimento.
Nello specifico, gli obiettivi percentuali fissati al 2020 sono:
- produzione di rifiuti: – 30%
- riuso: 10% del totale
- riciclo: almeno 50% del totale
- recupero di materia: almeno il 70% del totale.
Tali obiettivi sono perseguibili:
- estendendo il tributo allo smaltimento e il ristoro ambientale anche agli inceneritori oltre che alle discariche;
- premiando i comuni che producono pochi rifiuti, ed in particolare pochi rifiuti destinati allo smaltimento, con sconti progressivi sul tributo e sul ristoro ambientale, oltre a dare in premio ad abitante quando si scende sotto i 150 Kg di rifiuti smaltiti ad abitante;
- applicando la tariffa puntuale per cui si paga in base alla quantità e qualità che ciascun utente consegna, forte leva alla riduzione dei rifiuti;
- incentivando i progetti di riduzione dei rifiuti, di riuso, di raccolta porta a porta, la forma di raccolta che ha dimostrato i migliori risultati e il contenimento della produzione di rifiuti;
- incentivando gli impianti per riuso e riciclaggio, che riducono sensibilmente i costi di smaltimento e producono un forte risparmio energetico;
- restituendo ai comuni la responsabilità della gestione dei rifiuti, dichiarando la raccolta porta a porta servizio privo di rilevanza economica.
In questo modo chi produce più rifiuti da smaltire pagherà di più, chi ne produce di meno, pagherà di meno in un sistema in equilibrio.
Grazie all’estensione generalizzata della raccolta porta a porta e alla tariffa puntuale su cui la legge incanala gran parte delle risorse, e alla creazione di una filiera del riciclo e del riuso, le discariche e gli inceneritori si avvieranno quindi ad essere forme del tutto residuali nel ciclo di gestione dei rifiuti.
--> Il sito del progetto.
--> La risoluzione depositata dal gruppo consiliare Movimento per la Sinistra
--> Il testo della proposta di legge di iniziativa popolare
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