I parmigiani nel 2012 si scoprono contrari all'inceneritore. E ce ne sono davvero tanti. Ci sono i 4.500 che hanno votato Roberta Roberti (che probabilmente sono contrari all'impianto già da qualche mese) e in coerenza con questa posizione, hanno scelto quelle forze politiche che hanno posto la questione come dirimente.
Ci sono però anche gli oltre 17.000 che hanno votato 5 Stelle e che fanno dell'inceneritore un monumento all'ottusità della vecchia politica. Ci può stare; e infatti io penso che il centrosinistra a tutti i livelli (nazionale, regionale, locale) abbia delle gravi colpe a riguardo della progettazione di questo impianto.
Vorrei però capire dov'erano cinque anni fa questi quasi 22.000 elettori, quando l'inceneritore era in fase di progettazione e Cinzia Ferraroni si presentò come l'unica candidata a Sindaco che proponeva nel suo programma il blocco della progettazione dell'impianto. Nel 2007 era ancora possibile farlo!
Non raccontiamoci balle. La questione dell'inceneritore a Parma negli ultimi anni ha interessato non più di 5-6mila persone, e molte meno negli anni precedenti, ovvero quando furono avviate le procedure di valutazione dell'impatto ambientale. Adesso tutti si scoprono contrari. Ma proprio tutti!
Chi conosce la mia breve storia politica, sa bene che dal 2007 io ho avversato l'inceneritore e che non sono innamorato di Bernazzoli. Ma non sopporto la superficialità e il pressapochismo che sta emergendo intorno a questa vicenda e non esito a definire il voto alle liste di Grillo come prevalentemente (anche se non totalmente) un'espressione di pancia.
Non metto in discussione l'entusiasmo, l'onestà e la simpatia di questi ragazzi (alcuni dei quali, li conosco di persona); metto in discussione il modello populista sul quale poggia gran parte del loro successo. Non vorrei che vincesse la moda di "sparare al vecchio" e poi pensare che tutto resti come prima. Quanti infatti degli elettori del 5 Stelle sono davvero pronti a cambiare il loro modello di vita e ad assumere con decisione i vari comportamenti virtuosi a partire dal pagare le tasse, pretendere le ricevute, rinunciare all'auto, non sprecare l'acqua, separare tutti i rifiuti in modo maniacale?
Nel programma dell'amministrazione di centrosinistra che governa Colorno ci sono anche tante delle proposte che adesso ritroviamo in quello del movimento cinque stelle. Spesso veniamo indicati come esempio di buona amministrazione per i percorsi partecipativi realizzati in passato.
Ebbene, nel bilancio 2012 a Colorno non possiamo permetterci i costi per la partecipazione perché dobbiamo prima garantire la sopravvivenza dell'ente e dei suoi servizi. Cosa faccio? Tolgo risorse al diritto allo studio degli alunni disabili per poter fare i percorsi di ascolto? Ricopro il territorio del mio comune di punti wi-fi e poi però riduco l'assistenza domiciliare agli anziani? Realizzo il centro di riuso più bello dell'Emilia a scapito dei contributi per il superamento del disagio famigliare? Tutti i giorni speriamo che al Comune non vengano affidati dal giudice altri minori tolti alle famiglie in quanto il bilancio non può reggere a queste nuove spese. Ci sono delle priorità. Prima ci dobbiamo rimettere in bolla e poi possiamo ripartire (Monti permettendo).
Amministrare un comune (figuriamoci una città) oggi significa avere a che fare con tantissimi problemi sociali. L'esperienza di chi lo ha fatto per anni non può essere buttata nel water come se non servisse più a nulla. Il rinnovamento è certamente fondamentale e io mi batterò sempre perché sia garantito un ricambio generazionale. Ma scusate un attimo, se dovete subire un intervento molto delicato in ospedale, preferite uno staff fatto solo di giovani neolaureati bravi e volenterosi al loro primo intervento oppure siete più tranquilli con un chirurgo esperto che magari guida uno staff misto di persone vecchie e giovani? Il Comune di Parma non può essere una cavia sulla quale imparare.
Tornando al tema iniziale dell'inceneritore; davvero la scelta che ha compiuto Bernazzoli sul ciclo dei rifiuti vale il futuro amministrativo di una intera città? Davvero i parmigiani sono convinti di questo? Oppure il votare 5 Stelle è diventato solo un modo per dire "io c'ero" ad un certo evento?
Nel 2007 i risultati elettorali consegnarono la città a Vignali e poi nel 2009 la Provincia a Bernazzoli. In quel lasso di tempo era davvero possibile fermare il progetto dell'inceneritore e ragionare su politiche alternative a livello regionale. Ma la lista "Parma in Comune" di Cinzia Ferraroni ha preso 1000 voti e basta.
A Sinistra già dal 2006 si è cercato di far crescere un'opinione pubblica su questo tema, ma con risultati deludenti. Dov'erano allora quei 22.000 elettori che oggi ritengono l'esistenza di questo impianto come l'unico problema di Parma? Solo adesso che il forno è costruito ed è ben visibile è stato elevato a mausoleo dell'ottusità. Ma ora non è più possibile spegnerlo subito come se niente fosse e come se non costasse nulla farlo per la città. Se promette questo, Pizzarotti non è credibile.
Attenzione quindi a non sottoporci tutti ad una sbornia collettiva per poi risvegliarci il giorno dopo sul tavolo della sala operatoria con il bisturi in mano a Beppe Grillo
Ultimi commenti