Articolo di Giuliano Giuliani tratto dal sito www.solerosso.org
"L’altra sera ero a Roma, al Linux, via Libetta. Un locale alternativo per giovani e non solo, i computer hanno il linux, alla faccia di Bill Gates, e la birra costa un prezzo modico. E poi c’è la musica, dal vivo. Un po’ eccessiva la quantità dei decibel. I giovani hanno problemi di udito, commento invidioso. E invece no, ci sentono bene, ti ascoltano mentre parli ancora una volta di Genova, di Carlo. Mentre parli dei rischi per la democrazia, perché questo fu Genova, e forse sottovalutiamo. La P2, i servizi deviati, la”vendetta politica della destra” (così commentò allora quel pericoloso estremista di sinistra di Massimo D’Alema). Il “clima cileno”, cioè il fascismo.
A volte ritornano, o meglio, non se ne sono mai andati. E vogliono togliere la Resistenza dai libri scolastici, dalla Storia, dalle piazze. E metterci la storia della mafia, la loro storia, quella per la
quale si prendono una condanna a nove anni che non sconteranno mai, perché per loro la “giustizia” è sapientemente ancora più lenta. L’appello chissà quando. E poi la Cassazione, potrà esserci sempre un altro ammazzasentenze. Ci sono i modernisti, illuminati, che non vogliono cambiare il governo, non sia mai, ma il paese sì, così dicono sui cartelli. Scoprono adesso che cosa è stato Bolzaneto, dicono che ci vuole la commissione d’inchiesta. Ma in lista hanno gli affossatori di quella commissione, persone serie, che l’alleanza se la sono giocata a numero di poltrone sicure. E un presidente di Commissione affari costituzionali che si astiene e di fatto boccia la commissione, dopo aver cambiato parere, almeno a parole, una decina di volte.
E di riserva hanno un ministro degli Interni che ha come unica preoccupazione quella di promuovere e difendere uno dei principali responsabili della mattanza di Genova, oggi immerso nei
rifiuti. Parli, sottolinei, contestualizzi. E qualcuno di quei giovani sorride, e alla fine ti dice che ancora per questa volta andrà a votare. Voleva astenersi, ma lo farà per Genova. Cerchiamo di dargli retta. Facciamolo in tanti. Accantoniamo i malumori, le delusioni, gli scazzi, le giuste rimostranze. E prendiamo un impegno preciso. Ci sarà da cambiare parecchio in questa Sinistra Arcobaleno, ma per poterlo fare una cosa sarà più necessaria delle altre: che la Sinistra Arcobaleno esista. Una ragione in più per convincere i riottosi a turarsi il naso. Per poi potere ancora respirare."
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